giovedì 1 novembre 2018

I legami tra i vivi e i morti

I legami tra i vivi e i morti

...Gli uomini devono qui sulla Terra conquistarsi sempre di più rappresentazioni sulla vita dopo la morte per essere in grado di ricordarsene dopo la morte, onde portare con sé qualche cosa al di là delle porte della morte.
Morire in realtà è solamente uscire dalla coscienza del corpo fisico.
Nella morte l'uomo si strappa fuori dalla Terra. E, se abbiamo raggiunto la conoscenza immaginativa, possiamo vedere che l'uomo non muore, bensì ci è dato di scorgere, in una visione diretta, come nella morte egli risorga dal suo cadavere in mezzo ad immagini viventi.
Quando siamo passati attraverso le porte della morte, la nostra sapienza continua, la vita continua, diventiamo più capaci. Questo è un fatto di cui gli uomini debbono compenetrarsi.
I pensieri che noi ci formiamo qui sui mondi spirituali sono un nutrimento per una delle forze più importanti che ci rimangono dopo la morte: per la forza del pensare. Possiamo avere tra la morte ed una nuova nascita immaginazione, ispirazione, intuizione, ma non possiamo avere i pensieri. Questi li dobbiamo guadagnare qui sulla Terra (per mezzo della coscienza dello Spirito). Di questi pensieri che ci siamo elaborati qui sulla Terra ci nutriamo per tutto il tempo tra la morte e una nuova nascita e abbiamo fame di tali pensieri quando non ce li siamo formati qui sulla Terra. ... continua

Rudolf Steiner - I legami tra i vivi e i morti
Articolo tratto dalla rivista Kairòs - Nr. 5 di Settembre/Ottobre 1997
(citazioni da varie O.O.)

tratto da www.liberaconoscenza.it

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